giovedì 10 aprile 2014

Impaziente di leggere


Buon giorno a tutti e buon giovedì! Come sta procedendo la vostra giornata?

Oggi volevo focalizzare la mia attenzione su delle nuove uscite. Siete pronti?

Chiuso per kindle di Pier Francesco Lofreddi e Massimiliano Timpano


Insidiato dai negozi online e dai supermercati, minacciato dall’e-book e dalla crisi, il libraio resiste come un soldato che crede molto, moltissimo, nella sua missione: presentare ogni giorno ai lettori storie e idee in forma di libro, scegliendo con esperienza e passione tra le migliaia di proposte che affollano i cataloghi degli editori. Tra gli scaffali, Don Chisciotte e Maigret, libri di ricette e casi letterari nelle varie sfumature si spartiscono l’attenzione degli acquirenti senza risparmiarsi colpi bassi. Loro, i lettori, si difendono come possono, confortati dall’inserto del giornale di fiducia e da una sana diffidenza. Chiuso per Kindle è un viaggio nella vita quotidiana di una libreria, un’irresistibile galleria di clienti raccontata da chi lavora dietro la cassa, la cronaca senza omissioni delle cattive abitudini dell’editoria nell’era del best seller a tutti i costi. Ma è anche, e soprattutto, un atto d’orgoglio nei confronti di un mestiere insostituibile, che nessun tablet potrà sconfiggere.


 Il risveglio della signorina Prim di Natalia Sanmartin Fenollera


Prudencia Prim si sente una donna d’altri tempi ma non si considera affatto una sottomessa al mondo, anzi, vorrebbe scappare dalla vita dell’ufficio, da quelle lunghe e scialbe giornate tutte uguali, condite con sorrisi sarcastici e occhiate malevole. Così, quando legge sul giornale l’annuncio di un posto di lavoro come bibliotecaria a casa di un gentiluomo, pensa che sia finalmente arrivata l’occasione di cambiar vita. Si presenta quindi a casa dell'“uomo dello scranno”, un signore austero che con metodi assolutamente non convenzionali insegna ai bambini del paese, che si dimostrano eccezionalmente colti e appassionati.
Questa sarà solo la prima di una serie di stranezze che spiazzeranno la signorina Prim: Sant’Ireneo di Arnois infatti è una florida colonia di esiliati dal mondo moderno che hanno deciso di rinunciare alla carriera e al successo per vivere una vita
semplice e rurale. Le regole e le abitudini di quel paese, così come i suoi bizzarri e interessantissimi abitanti, aiuteranno Prudencia Prim a ristabilire un contatto con le piccole cose della vita quotidiana. Ma non solo: la aiuteranno a intraprendere un cammino di crescita personale che la porterà molto più lontano di quanto lei stessa avesse immaginato e le daranno la forza di aprirsi all’amore...


Qualcosa c' inventeremo di Giorgio Scianna


Cosa fanno due adolescenti da soli in casa, senza adulti tra i piedi, e non per un pomeriggio ma per giorni, settimane? Mirko e Tommaso prendono ottimi voti, mangiano le verdure, tengono tutti gli scontrini, vanno a letto presto. Gli adulti la chiamano "la situazione": la professoressa Mavaldi, zio Eugenio, persino quello spostato dello zio Gil. La situazione è che Mirko e Tommaso Turriani, orfani da pochi mesi, affidati allo zio residente a Pavia, non hanno nessuna intenzione di lasciare la loro casa di Milano. Il prezzo più alto per restare da soli sono certi di averlo già pagato, e adesso rigare dritto è l'unico modo per andare avanti. Solo che la vita, loro lo sanno bene, non sempre è d'accordo con noi su quello che ci spetta. E quando Mirko decide di mentire per andare a Madrid a vedere la finale di Champions, per andarci con Greta, per passare una notte con lei non può immaginare di aver dato il via a un conto alla rovescia, una valanga che rischierà di travolgere tutti.


Cazzimma di Stefano Crupi

In una Napoli assolutamente autentica, brulicante e famelica, con il suo caos perenne e una folla eterogenea ad animare i suoi vicoli stretti, il giovane Sisto, insieme all'amico Tommaso, detto "profumo", commette l'errore di dar vita a un piccolo traffico di droga destinato a una ristretta cerchia di facoltosi clienti. I due ragazzi credono di potersi arricchire indisturbati, trascorrendo la loro vita tra pomeriggi nella sala giochi e serate anfetaminiche, ma non hanno fatto i conti con Cavallaro, il potente boss che tutto vede e tutto comanda. Sarà solo grazie allo zio di Sisto, Antonio, suo padre putativo ed eminente personalità criminale all'interno del quartiere, che il ragazzo avrà salva la vita, a patto però di macchiarsi di un peccato bruciante, capace di segnarlo profondamente. Come riuscirà a liberarsi dal giogo che lo tiene legato a doppio filo alle sue colpe? Esiste un modo per rimediare e rinascere? L'incontro casuale con una ragazza getterà una luce diversa sulla vita di Sisto e lo spingerà verso una nuova direzione, più consapevole, più adulta, capace di farlo crescere e maturare. Cazzìmma racconta il punto di vista di una gioventù senza scopi, abulica, che si consegna agli eventi soffocando ogni sussulto di ribellione, nella convinzione che le cose capitino, e che non ci sia nulla da fare, quasi a esprimere implicitamente quel fatalismo tutto partenopeo con cui certi comportamenti sono accettati e considerati immutabili.


Roderick Duddle di Michele Mari


Figlio di una prostituta, Roderick cresce tra furfanti e ubriaconi all’Oca Rossa, fumosa locanda con annesso bordello. Quando la madre muore, il proprietario pensa bene di cacciarlo: quello che entrambi ignorano è che nel destino di Roderick è nascosta un’immensa fortuna, e quel medaglione che porta al collo ne è la prova. Il ragazzino si ritrova alle calcagna una folla di balordi, mentecatti, loschi uomini di legge e amministratori, assassini, suore non proprio convenzionali – ognuno deciso a impadronirsi in un modo o nell’altro di una parte del bottino. E cosí Roderick fugge, per terra e per mare, in un crescendo di imprevisti, omicidi, equivoci e false piste. Roderick Duddle è insieme summa e reinvenzione del percorso letterario di Michele Mari: guardando a Dickens e Stevenson, mai cosí amati, disegna un’impareggiabile parabola sulla cupidigia e sulla stupidità dell’uomo, ma anche sulla sua capacità di stupirsi di fronte al meraviglioso. Un appassionante e insieme raffinatissimo gioco letterario, che ha la forza e l’intelligenza di proporsi alla lettura semplicemente come romanzo d’appendice contemporaneo. «Mio paziente lettore, che mi hai seguito passo passo fin qui: immagino che sarai stanco, e desideroso di sapere come questa storia va a finire. Cercherò di accontentarti, anche se nessuna storia propriamente finisce mai».


Lucia a Londra di E. F. Benson


La tranquilla cittadina di Riseholme, nell’annoiata provincia inglese degli anni Venti, ha una sua regina indiscussa, l’impareggiabile Lucia. Lucia divide le sue giornate tra tè con la sua fedele corte di amiche, pettegolezzi e concertini domestici, fin quando un evento giunge inaspettato a sconvolgere la sua esistenza: una grossa eredità. Lucia allora abbandona Riseholm per trasferirsi nel quartiere più esclusivo di Londra, iniziando la sua scalata all’alta società: tra contesse, principi e artisti sbruffoni, Lucia, dopo una serie di esilaranti avventure, diventa la beniamina dell’aristocrazia londinese, o almeno così crede lei… 


Che ne pensate? C'è qualche libro che vi interessa particolarmente?

A presto,
Olivia.

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